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Fermenti Lattici: un aiuto per il benessere mentale

La depressione è una problematica di salute mentale che colpisce milioni di persone in tutto il mondo. La ricerca scientifica continua ad esplorare nuovi approcci per il trattamento della depressione, e uno di questi riguarda l’uso dei fermenti lattici. In questo articolo, esamineremo recenti studi che hanno rivelato alcune interessanti connessioni tra i fermenti lattici e la depressione. Scopriremo quali microrganismi amici dell’intestino potrebbero offrire nuove speranze per alleviare i sintomi di chi soffre di depressione. I Benefici dei Fermenti Lattici Da qualche anno a questa parte si è scoperta l’importanza del microbiota intestinale, un insieme di batteri e microrganismi che contribuiscono a regolare la composizione del nostro intestino, aiutando a mantenerlo in salute. Uno squilibrio nel microbiota intestinale, con prevalenza di batteri o funghi nocivi, può causare una condizione chiamata di disbiosi. Questa alterazione della flora intestinale può causare colite, stipsi, https://www.tecnomedicalstore.it/lactoflorene-plus-7-flaconcini-10ml/alitosi, flatulenza e può anche avere effetti sulla digestione. Recenti studi hanno associato uno squilibrio nel microbiota intestinale anche ai disturbi dell’umore, compresa la depressione. I fermenti lattici, infatti, possono influenzare positivamente la produzione di neurotrasmettitori nel cervello, alcuni di essi, come il GABA (acido gamma-amminobutirrico), possono avere un effetto calmante e aiutare a ridurre l’ansia e la depressione. Il Recente Studio sui Fermenti Lattici e la Depressione I fermenti lattici e la depressione post-partum Nel 2019, uno studio neozelandese dell’Università di Auckland, ha rilevato un effetto benefico del fermento Lactobacillus rhamnosus HN001 sui sintomi della depressione post-partum. Il campione selezionato dagli scienziati comprendeva ben 423 donne tra la quattordicesima e la sedicesima settimana di gestazione. Hanno creato due gruppi: al gruppo A hanno fatto assumere il fermento Lactobacillus rhamnosus HN001 fino a sei settimane dopo il parto, al gruppo B è stato somministrato un placebo. Gli stati depressivi post-partum sono stati valutati secondo la Edinburgh Postnatal Depression Scale, un sistema metrico largamente accettato ed utilizzato in medicina. Dopo 2 anni, lo studio ha rilevato che, mentre nel gruppo che aveva assunto il placebo, ben 55 mamme avevano sviluppato sintomi depressivi, nel gruppo A, che aveva assunto il probiotico, solo 33 donne avevano manifestato disturbi umorali. Gli scienziati hanno spiegato che i probiotici agiscono sul meccanismo di produzione della serotonina, conosciuta comunemente come ormone della felicità. I fermenti lattici probiotici aiutano a rafforzare l’efficacia degli antidepressivi Uno studio ancora più recente, pubblicato sulla rivista scientifica JAMA Psychiatry lo scorso 14 giugno, avrebbe dimostrato un effetto benefico dato dalla somministrazione di 14 probiotici su pazienti affetti da depressione, in cura con antidepressivi. Gli scienziati dell’Institute of Psychiatry, Psychology & Neuroscience (IoPPN) del King’s College London hanno coinvolto nella ricerca 49 persone a cui era stata diagnostica la depressione e non rispondevano completamente al trattamento con gli psicofarmaci. Anche in questo caso, sono stati creati due gruppi: mentre 24 persone hanno ricevuto un placebo, gli altri pazienti hanno assunto una miscela di 14 ceppi di fermenti lattici. A partire dalla quarta settimana di trattamento, il gruppo trattato con i probiotici ha dimostrato miglioramenti significativi dei sintomi.Lo stretto legame intestino-cervello è oggetto d’interesse da parte di molti istituti di ricerca, ciò che finora è appurato è l’effetto benefico dei fermenti lattici sullo stato di salute in generale.L’equilibrio della flora batterica può essere turbato da molti elementi: la somministrazione di antibiotici, lo stress e un’alimentazione non corretta sono tra i fattori più comuni. È pertanto opportuno assumere integratori di fermenti lattici, sempre su consiglio e parere del medico curante.Ci sono numerosi integratori di fermenti lattici disponibili, ad esempio Lactoflorene Plus, che contiene 4 ceppi di probiotici fra cui il Lactobacillus acidophilus, LA-5® e altri due gruppi con funzioni diverse: il primo, L. CASEI 431 colonizza il primo tratto delle pareti intestinali, dove l’ambiente è di tipo acido, mentre il secondo, Bifidobacterium, BB12, è attivo nell’ultimo tratto dell’intestino, quello del colon dove l’ambiente è basico. Contiene anche un ceppo cosiddetto “di transito” ossia il Bacillus coagulans BC513, che non colonizza l’intestino ma è attivo nel suo passaggio, agevolando invece lo sviluppo degli altri tre ceppi. Integratori di questo tipo risultano completi proprio perché, oltre ai probiotici, hanno anche Vitamine del gruppo B, che favoriscono il metabolismo energetico, Zinco, un minerale che potenzia il sistema immunitario e fibre prebiotiche che sono “Il cibo” dei batteri amici.Quando si parla di probiotici, si sente spesso parlare di fermenti lattici vivi. L’integratore Prolife forte è il primo prodotto ad aver ottenuto la Certificazione di Vitalità Probiotica. Prolife Forte contiene 10 ceppi di fermenti lattici e vitamine del gruppo B. Enterolactis Bevibile 12 Flaconcini 10ml invece, è costituito da fermenti lattici vivi di origine umana, in grado di riequilibrare rapidamente la composizione della flora intestinale alterata.Soprattutto durante i cambi di stagione ed in preparazione dei primi malanni autunnali, è importante mantenere l’eubiosi intestinale e la flora batterica amica.

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Acqua micellare o latte detergente: ecco come scegliere la miglior soluzione secondo il tipo di pelle

Il demaquillage è un passaggio obbligato quando ci si trucca con acqua micellare o latte detergente o altri prodotti alternativi. Prima di andare a letto, è fondamentale rimuovere completamente il trucco e poi detergere il viso per poter applicare eventuali creme notte. Durante la notte, infatti, la pelle si rigenera ed è fondamentale evitare che i pori siano ostruiti da fondotinta, blush o terra. Inoltre, è importante rimuovere il trucco degli occhi con estrema cura, poiché durante la notte alcune particelle potrebbero entrare negli occhi e causare irritazioni e arrossamenti. Ma qual è il prodotto da scegliere? Orientarsi fra le numerose proposte di struccanti per il viso può essere davvero un’impresa ardua, considerando le diverse texture, formulazioni e livelli di detergenza disponibili. In questo articolo, riportiamo una breve guida per selezionare il prodotto più adatto ai vari tipi di pelle. Il latte detergente Il latte detergente è una delle formulazioni più antiche nella cosmetologia. Non solo è utilizzato per rimuovere il trucco, ma anche per eliminare le cellule morte, lo smog e le impurità che si accumulano sulla pelle nel corso della giornata. Il latte detergente pulisce il viso per affinità, il che significa che, essendo una sostanza grassa ricca di lipidi, cattura le impurità all’interno delle proprie molecole. Il latte e le impurità devono poi essere rimossi mediante l’uso di un classico dischetto in cotone idrofilo o mediante il risciacquo. Il latte detergente deve sempre essere risciacquato, poiché la sua formula ricca e nutriente potrebbe occludere i pori. Questo lo rende adatto anche alle pelli ipersensibili e, se dichiarato sulla confezione, può essere un ottimo prodotto per rimuovere il trucco waterproof e a lunga durata. Ombretti, rossetti, mascara e fondotinta di questo tipo sono solitamente progettati per resistere all’acqua e sono liposolubili, ovvero si sciolgono in presenza di sostanze oleose. Inoltre, oltre alla classica consistenza simile al latte, il latte detergente può assumere diverse texture:● Oleolatte: il classico latte arricchito con oli naturali come l’olio di mandorla o di cocco, per offrire un ulteriore livello di idratazione e nutrimento alla pelle.● Latte e tonico 2 in 1: ideale per chi cerca praticità, unisce due prodotti detergenti e non richiede il risciacquo.● Crema detergente: con una consistenza più densa e applicabile anche con le dita. Ad esempio Bionike Defence Crema Detergente Struccante 400ml deterge e rimuove anche il trucco waterproof, arricchito con pantenolo per migliorare l’idratazione della pelle. Tuttavia, è importante risciacquare dopo l’applicazione. L’Acqua Micellare L’acqua micellare rappresenta sicuramente lo struccante delle nuove generazioni e offre numerosi vantaggi:● Non richiede acqua né risciacquo: è estremamente comoda, specialmente quando si è di fretta o si desidera una pulizia rapida.● Texture leggera e fresca: spesso ha una forma liquida, rendendola piacevole da applicare.● Adatta a tutti i tipi di pelle, comprese quelle grasse e ricche di sebo.L’acqua micellare, come suggerisce il nome, è composta da acqua e micelle. Queste ultime sono costituite da molecole aggregate di tensioattivi in grado di rimuovere sia le impurità solubili in acqua sia quelle solubili in sostanze grasse. L’acqua micellare è quindi composta da una parte idrofila e una parte lipofila. Questo prodotto unico è in grado di eliminare ogni traccia di trucco con un solo passaggio di un dischetto imbevuto. Tuttavia, è importante sottolineare che, contrariamente a un classico luogo comune, l’acqua micellare non può sostituire il tonico. Il risciacquo, invece, non è richiesto, il che è particolarmente vantaggioso per coloro che hanno un’acqua del rubinetto particolarmente dura o calcarea, evitando così che la pelle del viso di disidrati. Struccante bifasico Lo struccante bifasico è riconoscibile per la sua divisione in due parti: una di natura oleosa e una di natura acquosa. È particolarmente indicato per rimuovere il make up più resistente come quello waterproof. Per utilizzarlo, è necessario agitarlo energicamente per creare una soluzione omogenea. Oltre a rimuovere il trucco, svolge anche un’azione emolliente. Lo struccante bifasico è particolarmente indicato per eliminare mascara, ombretto e eyeliner. Gel detergenti e schiumogeni A prima vista, i gel detergenti schiumogeni potrebbero sembrare più aggressivi rispetto ai prodotti precedenti, ma è importante notare alcune differenze. Fino a qualche anno fa, in commercio si trovavano gel molto schiumogeni grazie all’azione di tensioattivi, e venivano considerati adatti solo per pelli grasse o acneiche per la loro funzione purificante. Tuttavia, oggi esistono tensioattivi naturali molto delicati e rispettosi della pelle, estratti da cocco o grano. La schiuma che producono è molto fine e leggera rispetto a quella dei prodotti contenenti tensioattivi di sintesi.Ad esempio, lo Struccante e gel detergente Rêve de Miel di Nuxe, con un indice di naturalità del 93%, produce una schiuma leggera e consente di rimuovere il trucco e allo stesso tempo di lenire la pelle del viso con un solo gesto. Il rito coreano della doppia detersione Come è noto, la skincare coreana ha guadagnato grande popolarità negli ultimi anni, diventando una tendenza globale. La doppia detersione è un rituale quotidiano fondamentale per le donne coreane e consiste in due fasi. Il primo passo prevede l’applicazione di un prodotto a base oleosa che rimuove il trucco e le impurità per affinità, poiché ha la stessa massa matrice e lipidica di questi. In questo caso, si potrebbe optare per Rilastil Xerolact Olio Detergente 750 Ml, che non solo deterge ma ripristina anche il film idrolipidico protettivo della pelle. Il secondo passo è la pulizia contrastante tramite un detergente schiumogeno che, una volta risciacquato, lascia la pelle completamente pulita anche in profondità, pronta per l’applicazione di creme e sieri. Solitamente, la doppia detersione viene effettuata una volta al giorno. Alla sezione “Dermocosmesi viso” di Tecnomedicalstore troverai una selezione di detergenti viso di marchi affidabili e come Avène, Nuxe, Rilastil o Bionike per aiutarti a prenderti cura della tua pelle nel migliore dei modi.

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Come mantenere l’abbronzatura: tutti i consigli

Avere la pelle dorata è uno dei vantaggi dell’estate, talvolta, però, dopo il nostro rientro dalle vacanze, l’abbronzatura tende a svanire. La durata dell’abbronzatura dipende da molteplici fattori come ad esempio il fototipo e l’idratazione della pelle. Ci sono però alcune strategie che possono essere adottate per prolungare l’abbronzatura. Questo articolo fornirà consigli su tecniche e prodotti da utilizzare per mantenere la propria abbronzatura più a lungo. Preparare la pelle all’abbronzatura Per prolungare l’abbronzatura, è essenziale preparare la pelle in modo adeguato con alcuni accorgimenti:● esfoliazione della pelle: l’esfoliazione regolare della pelle prima dell’esposizione al sole può aiutare a rimuovere le cellule morte e favorire un’abbronzatura uniforme. È importante utilizzare un esfoliante delicato e concentrarsi sulle aree più ruvide come gomiti e ginocchia. Si consiglia l’esfoliazione della pelle almeno un giorno prima dell’esposizione al sole.● idratazione della pelle: una pelle ben idratata aiuta a mantenere l’abbronzatura più a lungo. Applicare una crema idratante quotidianamente sulla pelle, preferibilmente dopo la doccia aiuta ad evitare che la pelle si secchi e di conseguenza si desquami, causando la perdita di abbronzatura.● alimentazione: alcuni cibi aiutano a preparare la pelle all’abbronzatura. Il betacarotene, o provitamina A, è un antiossidante che può potenziare l’abbronzatura. Da sempre, infatti si raccomanda di mangiare alimenti quali carote, meloni, albicocche e altri cibi dal colore arancione, poiché ricchi di questa sostanza. In realtà, non solo i cibi di colore giallo e arancione la contengono ma anche il prezzemolo e il basilico ne sono ricchi. Per aiutarci ad abbronzarci dovremmo anche assumere cibi che contengono fenilalanina, come arachidi, frutta a guscio, pesce e uova e tirosina, come frutti di mare, albumi, soia e alga spirulina. Protezione solare per un’abbronzatura duratura La protezione solare è essenziale per evitare danni alla pelle e per mantenere l’abbronzatura nel tempo. Ecco alcuni suggerimenti:● scegliere una protezione solare adatta: è importante scegliere una crema solare ad ampio spettro, con un fattore di protezione solare (FPS) di almeno 30. La crema solare deve offrire una protezione sia dai raggi UVA, che dai raggi UVB e deve essere applicata generosamente su tutte le aree esposte al sole, compresi viso, collo, braccia e gambe.● applicare la protezione solare regolarmente: per mantenere l’efficacia della crema solare è importante riapplicarla ogni due ore, dopo il bagno o in caso di eccessiva sudorazione. È consigliabile comunque seguire le istruzioni del prodotto sulla frequenza di riapplicazione● indossare abbigliamento protettivo: oltre all’applicazione di protezione solare, è consigliabile utilizzare un abbigliamento protettivo come cappelli a tesa larga e occhiali da sole con protezione UV. Questo aiuterà a proteggere il viso, il cuoio capelluto e gli occhi dai danni del sole, riducendo così il rischio di scottature e il progressivo sbiadimento dell’abbronzatura. Cura della pelle dopo l’abbronzatura Dopo l’esposizione, è importante prendersi cura della propria pelle per mantenere l’abbronzatura più a lungo. Ecco alcuni consigli per la cura della pelle post-abbronzatura:● idratazione continua: sia in fase pre esposizione, che dopo l’esposizione solare, l’idratazione è un tassello importante per far durare più a lungo l’abbronzatura. Oltre alla crema con filtro solare, è bene anche utilizzare una lozione idratante doposole come Nuxe Sun Latte Doposole Viso E Corpo, oppure Bionike Defence Sun Doposole Idratante. Si consiglia di utilizzare il doposole non solo dopo l’esposizione, ma anche una volta terminata la vacanza, al rientro a casa.● evitare docce calde e prolungate: l’acqua calda e le docce prolungate possono asciugare la pelle, facendo sbiadire l’abbronzatura più rapidamente e causando desquamazione. Si consiglia quindi di optare per docce brevi con acqua tiepida e utilizzare detergenti delicati per la pelle.● dieta: anche una volta abbronzati, l’alimentazione assume un’importanza fondamentale. Se la pelle si secca, tende a desquamarsi e inevitabilmente a perdere anche il colorito bronzeo. Occorre prediligere alimenti ricchi di acqua come angurie o zucchine, ma anche cibi che favoriscano la produzione di collagene, come quelli ricchi di vitamina C come frutti di bosco, rucola, agrumi o fragole.● illuminare l’abbronzatura: A distanza di una settimana e più dall’esposizione al sole, si tende ad avere un colorito spento, poco dorato. Grazie a Nuxe Huile Prodigieuse Or e al potere di 7 oli idratanti possiamo conferire alla pelle abbronzata nuova luce, un aspetto radioso e dorato. L’olio Prodigioso di Nuxe può essere applicato su viso, corpo e capelli e grazie alle madreperla dorate e al seducente profumo sembrerà di essere appena tornati dalla spiaggia. Mantenere l’abbronzatura per un periodo lungo richiede cura e attenzione per la propria pelle. Preparare la pelle in modo adeguato, proteggerla con una crema solare adeguata e prendersene cura anche dopo l’esposizione sono azioni fondamentali per prolungare il colorito estivo. Visita lo store Tecnomedicalstore alla sezione “solari” e troverai una selezione di marchi di qualità da scegliere per la tua beauty routine estiva.

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L’importanza del biberon: quali elementi considerare nella scelta

L’alimentazione dei bambini è fondamentale per la loro crescita e sviluppo sano. Il biberon svolge un ruolo cruciale in questo processo, fornendo loro nutrimento e idratazione. Ma quale biberon scegliere? In questo articolo, esploreremo l’importanza del biberon e quali elementi considerare nella scelta. Durante la scelta fra i diversi biberon, l’unico elemento che solitamente viene preso in considerazione è l’età indicata sulle confezioni, quando, in realtà, sono molti i fattori da valutare durante l’acquisto. Tra gli elementi fondamentali da considerare durante la scelta del biberon, troviamo soprattutto la tettarella e i materiali di cui è composto il biberon. I materiali che vengono utilizzati più spesso per confezionare il contenitore del biberon sono il vetro o la plastica, mentre il lattice o il silicone vengono utilizzati per la tettarella ma scegliere quale tra questi materiali sia il migliore non è sempre semplice. Vetro o plastica per il contenitore? Con una direttiva del 2011, l’Unione Europea ha vietato l’utilizzo per i biberon di un tipo di plastica, il policarbonato, perché conterrebbe BPA ossia senza bisfenolo A, sostanza considerata nociva. Il BPA è infatti stato inserito dall’Echa, l’Agenzia europea delle sostanze chimiche, nell’elenco delle sostanze pericolose.L’Istituto Superiore di Sanità raccomanda comunque di non scaldare direttamente i liquidi in un biberon di plastica, anche se non contenente BPA, perché potrebbe rilasciare sostanze nocive. Meglio, dunque, scaldare i liquidi a parte e poi, una volta raggiunta la temperatura di 37°, trasferirli nel contenitore del biberon. Inoltre è fondamentale utilizzare uno sterilizzatore a freddo.Il biberon in vetro, invece, sembra essere molto più sicuro, soprattutto ora che la maggior parte dei modelli è in vetro infrangibile. Una delle remore in merito alla scelta del biberon di vetro è proprio la difficoltà del neonato di tenerlo in mano e il rischio di rottura in caso di caduta. Per la tettarella lattice o silicone? Solitamente, per la tettarella dei primi biberon si sceglie il lattice, mentre il silicone è l’ideale dal secondo o terzo mese di vita del neonato soprattutto per il periodo della dentizione. Il silicone si può sterilizzare ad alte temperature, è incolore e non assorbe odori, sapori né batteri. Il lattice è un materiale naturale, ma molto più poroso del silicone. Per quanto riguarda le caratteristiche a cui badare quando procediamo all’acquisto di un biberon, dobbiamo cercare una tettarella anatomica. Questo tipo di tettarella è poco invasiva e si adatta con facilità al palato del neonato. In questo modo, la suzione del latte o altri liquidi avviene in modo naturale e consente il corretto sviluppo del cavo orale del bambino. Altro vantaggio da tenere in considerazione sono le valvole anticoliche, che limitano l’ingestione di aria mentre il neonato si alimenta. In questo modo, è possibile prevenire l’insorgere di problematiche gastrointestinali come coliche o rigurgiti.Ovviamente, vanno valutati anche i tipi di flusso che possono variare in base all’età del poppante e al tipo di alimento somministrato. Per i primi pasti costituiti da latte o acqua, si sceglie un biberon a flusso lento, come il Biberon Chicco Natural Feeling Flusso Lento, quando invece si iniziano a introdurre alimenti come i succhi di frutta, allora si passa ad un flusso medio, come il Biberon Natural Feeling Flusso Medio, fino a optare per un biberon a flusso veloce per le prime pappe liquide. La linea di biberon Chicco propone diverse tipologie di biberon a seconda delle esigenze del bambino. Perché riprodurre la percezione dell’allattamento al seno Negli ultimi anni, la Ricerca ha fatto grandi passi avanti nella realizzazione dei biberon. Si è cercato di creare prodotti che siano sempre più accostabili all’esperienza dell’allattamento al seno materno come il biberon Calma dell’azienda Medela. Medela ha realizzato questo prodotto in collaborazione con HLRG, Gruppo di ricerca sull’allattamento umano Hartman dell’Università dell’Australia Occidentale. Il ritmo naturale dell’allattamento viene riprodotto da questo modello di tettarella, non facendo ingerire troppa aria durante la poppata. Per iniziare a bere il latte o altri alimenti liquidi, il bambino deve creare la condizione di vuoto. Nel caso avesse difficoltà in questo passaggio necessario per la suzione, Medela ha sviluppato il biberon Special Needs. Quando, infatti, sono presenti alcune patologie come il labbro leporino o alcuni disturbi neurologici, creare la condizione di vuoto per la suzione diventa un problema. La tettarella di Special Needs ha una fessura che regola il flusso e che chiude subito il passaggio del latte impedendo l’ingresso di aria quando il piccolo decide di fare una pausa. Rivolgiti al nostro servizio clienti per avere ogni informazione sui nostri biberon, Francesca sarà lieta di offrirti tutte le risposte di cui hai bisogno. Chiama il 3663101791.

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Conoscere il proprio fototipo per scegliere la giusta protezione solare

L’estate si sta avvicinando e immaginiamo già giornate di pieno relax, trascorse su una sdraio prendendo il sole. Esporsi al sole, comporta però anche dei rischi. Come spiega l’Istituto Superiore di Sanità, i raggi solari possono infatti essere davvero nocivi, soprattutto nelle ore di punta, quando il sole è più alto. Le radiazioni UV, secondo quanto affermato dall’Oms, possono causare almeno nove malattie diverse, tra le quali la riattivazione di un herpes labiale, la cheratosi, fino ad arrivare a patologie tumorali come il melanoma acuto o il carcinoma squamoso della pelle o della cornea. Diventa quindi fondamentale applicare una buona protezione solare, anche in inverno. Per scegliere il prodotto più adatto alle esigenze della propria pelle è però necessario conoscere il proprio fototipo. Cos’è il fototipo e a cosa serve Il fototipo è un termine scientifico che classifica gli individui in base alla quantità di melanina presente nella pelle. La melanina è un pigmento prodotto da cellule particolari, i melanociti, da cui dipendono i colori di una persona, da quello della pelle, a quello di capelli ed occhi. La quantità di melanina è direttamente proporzionale alla tollerabilità dell’esposizione solare: meno melanina si trova nella pelle, minore sarà il livello in cui si tollera l’esposizione al sole e maggiore sarà la reazione della pelle. L’abbronzatura è infatti un’azione di difesa del nostro corpo che consente di non far penetrare in profondità i raggi UV. Con l’esposizione solare, i melanociti iniziano a produrre melanina, che assorbe i raggi solari impedendo il passaggio agli strati sottostanti della pelle. I fototipi indicano per l’appunto quanta melanina ognuno di noi può produrre. La classificazione operata dal dermatologo Fitzpatrick e universalmente accettata, prevede 6 fototipi diversi. Quali sono le tipologie di fototipo? In caso di esposizione al sole è comunque consigliabile applicare sempre la crema solare almeno 20 minuti prima dell’esposizione e poi regolarmente ogni 2 o 3 ore o dopo i bagni. Come scegliere la crema solare? È opportuno ricordare che non si dovrebbe utilizzare un unico tipo di crema solare per tutto il corpo. Andrebbero infatti utilizzate almeno due tipologie di prodotti, una per il corpo ed una per il viso. Per garantire una protezione ottimale, si consiglia inoltre di applicare anche un contorno occhi con filtro solare anche in caso di occhiali da sole. Un ottimo formulato specifico per il viso è Bionike Defence Sun Crema Viso Fondente SPF50+, indicata per pelli da normali a secche. La casa cosmetica Eucerin ha, inoltre, creato una linea di prodotti specifici per la protezione solare del viso. Eucerin Pigment Control Fluido viso Spf50+ protegge dall’insorgenza delle macchie scure, conseguenza dell’esposizione solare. Eucerin Photoaging Control Tinted gel viso Spf50+ combina un alto fattore di protezione solare con la funzione di contrasto al fotoinvecchiamento. Infine, Eucerin Photoaging Control Fluid anti-età viso Spf50+ e Spf30+, sono dei formulati arricchiti da acido ialuronico a diverso peso molecolare per un’azione idratante e antiaging in aggiunta al filtro solare. È importante scegliere la crema in base alla tipologia della propria pelle. Ad esempio, la linea Sun System di Rilastil è studiata per offrire a tutti i tipi di pelle una protezione dermatologica prima, durante, e dopo l’esposizione solare. Proprio per il momento dopo l’esposizione solare, Rilastil ha pensato al Rilastil Sun System Latte Doposole perfetto per rigenerare la pelle sottoposta allo stress ossidativo delle radiazioni ultraviolette e mantenerla sana ed elastica.Nel processo di selezione della crema solare più adatta alle esigenze della propria pelle, è fondamentale considerare anche la protezione solare per i bambini. La pelle dei bambini è particolarmente sensibile ai danni causati dai raggi UV, quindi è importante proteggerla adeguatamente durante l’esposizione al sole, così da prevenire danni cutanei a lungo termine. Si consiglia di utilizzare una crema solare specificamente formulata per i bambini, con un elevato fattore di protezione solare (SPF) come 50+. Ad esempio la crema solare 50+ Chicco, con protezione molto alta, è specificamente studiata per proteggere la pelle delicata dei bambini. Olio, crema, latte: quali scegliere in base al proprio fototipo Anche la texture della protezione solare può contare quando si deve scegliere il prodotto migliore per la nostra pelle. La consistenza più densa della crema, ad esempio, è indicata per i primi giorni di sole e per chi ha un fototipo chiaro ( dal I al III). Il latte solare è decisamente più fluido e può essere utilizzato con il passare dei giorni di abbronzatura. È consigliato per i fototipi misti e mediterranei. L’olio è sicuramente più persistente dopo i bagni, ma i fattori di protezione sono solitamente più bassi e quindi è indicato solo in caso di carnagione scura o per uniformare l’abbronzatura.Tra i solari presenti nello shop Tecnomedicalstore, è disponibile un’ampia scelta di prodotti per la protezione solare. Fra i marchi selezionati da Tecnomedicalstore sono presenti le linee solari Eucerin, BioNike, Rilastil e Avene, che propongono prodotti anche per pelli delicate e secche.Per informazioni e assistenza sugli ordini non esitare a contattarci al numero 3663101791.

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Prevenire le smagliature della gravidanza in modo efficace: ecco come

Una delle preoccupazioni più comuni tra le donne in gravidanza sono le smagliature. Si tratta di striature bianche o rosse che possono comparire principalmente su pancia, seno, cosce e fianchi. Non comportano alcun rischio per la salute ma una volta formate, risultano difficili da eliminare.Fortunatamente, con alcuni accorgimenti, è possibile prevenire le smagliature della gravidanza e in questo articolo forniremo alcuni consigli pratici per minimizzare il rischio di comparsa. A cosa sono dovute le smagliature? Le smagliature sono cicatrici della pelle che si formano quando le fibre di collagene si rompono e la pelle viene distesa eccessivamente. La gravidanza è una delle cause più comuni di smagliature, perchè durante questo periodo, il corpo subisce importanti cambiamenti ormonali e fisici. Tra i diversi fattori, oltre all’evidente aumento di volume dell’addome, conta, soprattutto, la predisposizione genetica e la variazione di alcuni ormoni in gravidanza come l’aumento di progesterone ed estrogeni. Inoltre, anche gli sbalzi dei livelli di cortisolo giocherebbero a sfavore dell’elasticità della pelle. Come si possono presentare le smagliature Come anticipato, le smagliature si manifestano soprattutto sul seno, sulla pancia e sui fianchi e possono essere di due tipi: ● smagliature rosse (striae rubrae), quando sono allo stato iniziale e la pelle non si è ancora “strappata”; ● smagliature bianche, quando sono allo stato avanzato. In questo caso, difficilmente scompariranno completamente ma possono comunque essere attenuate. Come prevenire la formazione di smagliature in gravidanza Ci sono alcune accortezze che possono aiutare per prevenire le smagliature durante la gravidanza: ● Idratazione e AlimentazionePer prima cosa, occorre curare l’alimentazione e integrare alimenti ricchi di vitamine e acidi grassi polinsaturi omega 3 e omega 6. Inoltre, per mantenere l’elasticità della pelle si consiglia di bere molta acqua durante il corso della giornata. ● Gli oli naturaliAnche gli oli naturali sono degli ottimi alleati. Olio d’oliva, olio di cocco o l’olio di mandorle dolci come quello di Esi, sono indicati per prevenire le smagliature. Applicati Sulle zone più a rischio, donano elasticità alla pelle, prevenendo così la formazione delle smagliature. Meglio prediligere oli spremuti a freddo, come appunto quello alle mandorle di Esi. La spremitura a freddo garantisce infatti il mantenimento di tutti gli attivi fra cui le vitamine che sono termolabili. Inoltre, per avere l’efficacia desiderata, si consiglia di massaggiare l’olio per non meno di 15 minuti. Prodotti specifici per la prevenzione delle smagliature Nello shop Tecnomedical Store, troverai prodotti appositamente formulati per la prevenzione delle smagliature anche per pelli sensibili e particolarmente reattive. Rilastil, casa cosmetica di riconosciuta qualità, ha studiato una linea completa per questo inestetismo. Rilastil crema smagliature è una crema particolarmente ricca per donare elasticità e nutrire la pelle. Si utilizza sia per prevenire le smagliature, sia in presenza di smagliature rosacee e bianche. Rilastil Smagliature Crema Pelli Sensibili è un prodotto studiato per le pelli particolarmente reattive. Contiene Sodium Butyroyl Hyaluronate ossia una forma di acido ialuronico che trattiene acqua nella pelle con funzione idratante. Inoltre la vitamina E, l’olio d’oliva ed il burro di karitè nutrono la pelle in profondità. Rilastil Smagliature per pelli sensibili può essere applicato in gravidanza e durante l’allattamento. La texture è corposa e si presta ad essere massaggiata delicatamente sulla cute. Texture invece leggera e non unta è quella di Rilastil Elasticizzante Olio, utilizzato per prevenire e attenuare le smagliature, se già presenti. Quest’olio, particolarmente delicato, ha un’intensa azione nutritiva grazie all’olio di argan, all’olio di jojoba, di Plukenetia Volubilis e di Crusca di Riso. In più è ricco di vitamina A ed E e Omega 3, 6 e 9 che svolgono un’azione anti age. Infine, tra la nostra selezione di prodotti troverai anche la crema elasticizzante per le Smagliature della linea Somatoline. Con il complesso Bio-elasto-complex, un team di attivi con funzione elasticizzante, si possono prevenire ed attenuare le smagliature già presenti. Contiene l’86% di ingredienti naturali e oltre a proteggere l’elastina, ne favorisce la sintesi di nuova.Per ordini ed informazioni sui nostri prodotti non esitare a contattarci. Potrebbe interessarti anche: “È meglio uno sfigmomanometro da polso o da braccio?“

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È meglio uno sfigmomanometro da polso o da braccio?

Lo sfigmomanometro, in gergo tecnico, è l’apparecchio utile a misurare la pressione sanguigna arteriosa. Il medico, infatti, può suggerire di effettuare misurazioni casalinghe tramite sfigmomanometri automatici per verificare e tenere monitorato lo stato della pressione arteriosa. Misurare la pressione a casa propria può essere anche utile anche per evitare il cosiddetto “effetto camice bianco”. In alcuni casi, infatti, il fatto che sia il medico a misurare la pressione metterebbe in uno stato di agitazione che potrebbe alterare i valori reali della pressione. Esistono due tipologie di sfigmomanometri: quelli da polso e quelli da braccio. È meglio uno sfigmomanometro da polso o da braccio?Sono stati condotti test internazionali riportati dall’associazione dei consumatori Altroconsumo su alcuni dei prodotti in vendita in Italia. Le apparecchiature sulle quali sono stati effettuati i test si sono dimostrate affidabili sia con misurazione da polso che da braccio. La correttezza della misurazione è stata verificata tramite una seconda misurazione effettuata da un medico con il consueto apparecchio manuale e il risultato riscontrato è stato soddisfacente per entrambe le tipologie di sfigmomanometro. Secondo la Società Italiana dell’Ipertensione Arteriosa sarebbe, invece, meglio optare per un misuratore da braccio. Quando è meglio uno sfigmomanometro da braccio? Lo sfigmomanometro da braccio è quello comunemente più usato, viene avvolto intorno al braccio per misurare la pressione sanguigna. In alcuni casi, la misurazione da braccio è consigliabile in presenza di particolari condizioni cliniche del paziente, ad esempio, laddove si riscontrino restrizioni dei vasi sanguigni dovuti all’anzianità oppure in soggetti diabetici. Gli effetti del restringimento delle arterie possono avvenire maggiormente a livello radiale. Inoltre, se la misurazione deve essere effettuata con costanza, è sempre meglio usare la sfigmomanometro da braccio. Come si misura la pressione a casa con il misuratore da braccio? Per prima cosa, prima di misurare la pressione, occorre mettersi tranquilli per alcuni minuti, poi si deve infilare il braccio nel manicotto e fissarlo con il velcro. La posizione corretta del manicotto è di un centimetro sopra l’incavo del gomito e il braccio va posizionato su una superficie piana. Azionando il pulsante di avvio, la camera ad aria inizierà a gonfiarsi e un avviso sonoro avvertirà il paziente che la misurazione è terminata.Sul display apparirà la pressione massima, minima e, nella maggior parte dei modelli, anche il numero dei battiti cardiaci al minuto. Il Misuratore di pressione digitale professionale UA-611-PLUS segnala anche i battiti cardiaci irregolari ed episodi di fibrillazione atriale. Inoltre, ha una memoria di ben 60 misurazione quindi non occorre più appuntarle di volta in volta. È comunque sempre consigliato misurare la pressione dopo 3 minuti per averne conferma. Come si misura la pressione con lo sfigmomanometro da polso? Inserire il manicotto sul polso e posizionarlo su un piano in modo che sia alla stessa altezza del cuore. Ad ogni 1,5 cm di differenza rispetto alla posizione del cuore corrispondono un sopravalore di 1 mmHg. Lo sfigmomanometro da polso automatico – Medilife-S è un apparecchio evoluto che ha raggiunto la valutazione di “buono” dal Stiftung Warentest, la severa organizzazione dei consumatori tedesca. Ha una memoria che arriva sino a 90 misurazioni ed inoltre grazie al sistema di pompaggio IP-Tec, la camera d’aria comprime delicatamente e per pochi istanti il polso. Il misuratore pressione Logiko DIGIT DM495 può essere interfacciato con il Pc tramite porta USB in modo da scaricare la memoria che arriva fino a 120 misurazioni. Quando è meglio misurare la pressione? Secondo quanto riportato dalla Fondazione Veronesi, occorre misurare la pressione due volte appena svegli e altre due volte prima di cena. Non è attendibile misurare la pressione, dopo aver mangiato, fumato o bevuto caffè. Cosa indica lo schermo digitale? Sullo schermo, vengono indicate la pressione sistolica, correntemente detta massima, e diastolica ossia la minima. I simboli spesso utilizzati sono SYS e DIA. I valori adeguati della pressione sarebbero 135 – 85. Per verificare se soffriamo di ipertensione dovremo calcolare una media delle 4 misurazioni giornaliere effettuate per 7 giorni. Nel fare la media si scarteranno le misurazioni del primo giorno.Gli sfigmomanometri Tecnomedicalstore sono tutti apparecchi omologati e per la scelta del misuratore giusto per le tue esigenze non esitare a contattarci al numero: 366 3101791.

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